domenica 28 giugno 2009

A rite of passage

Giugno 2009...Sono passati cinque anni da quando sono uscita dalla scuola superiore per iniziare l'università. Cinque anni dal giorno che vestita di blu e bianco mi sono seduta a scrivere il saggio breve all'esame di stato. E il tempo che è passato lo sento tutto.
Ogni qual volta iniziano gli esami di stato, però, mi viene da ripensare al mio, alle giornate passate a studiare italiano bevendo caffè alla nocciola (il caffè freddo alla nocciola migliore che abbia mai bevuto) e alle serate passate con il mio ragazzo di allora (che ho mandato a farsi benedire insieme ai professori del liceo, e detto tra noi se lo meritava).
E' una sensazione strana. Non tornerei indietro neanche per tutto l'oro del mondo per carità, ma ripensare a quel giugno 2004 mi fa sorridere.
Credo sia perché nella vita di qualsiasi studente, l'esame di stato rappresenti un po' il rito di passaggio dalla adolescenza alla vita adulta, perché finisce il tempo in cui il futuro è una dimensione remota, si esaurisce il tempo delle vacanze interminabili e quasi troppo lunghe al mare con gli amici e dei pomeriggi sempre fuori di casa. In qualche modo si chiude quell'enorme ventaglio di possibilità che a 18 anni la vita ti apre generosa davanti. Quando esci dal liceo sei come una cellula totipotente, una forma da modellare, e puoi scegliere cosa fare da grande e puoi davvero fare qualsiasi cosa, hai solo da scegliere tra la miriade di opportunità.
Qualsiasi sia il tuo sogno di vita è lì davanti a te, a portata di mano, pronto soltanto a farsi inseguire. Tutte le porte sono aperte e puoi veramente scegliere quale attraversare, perché sono tutte lì per te. Quando scegli però, tutte le altre si chiudono, e malgrado la vita possa essere imprevedibile, hai dato la svolta fondamentale; e il primo giorno che metti piede all'università, o al lavoro, è tutto lì, non ci sono sliding doors. E' l'inizio della tua vita adulta.
E io vorrei dirlo a tutti questi ragazzi intenti a chiudere i loro libri di storia, letteratura, matematica di goderselo questo momento e di guardarle bene tutte le strade che si prospettano loro davanti. Vorrei dir loro di non scegliere un'università solo perché è meno impegnativa di un'altra, o perché mamma e papà vorrebbero che si continuasse la tradizione di famiglia, o semplicemente perché è quello che tutti si aspettano. Lo vorrei dire a questi ragazzi un po' sbandati e senza obiettivi che è questo il momento in cui possono essere qualsiasi cosa vogliono, perché secondo me non glielo dice nessuno.

5 commenti:

M. ha detto...

Hai ragione, come sempre. Pensa se fossimo finite a fare il lavoro dei sogni dei nostri genitori... :S
I caffè li ho persi tutti, ma mi ricordo della festa dopo il diploma! E anche di A. (cioè del tuo ragazzo dell'epoca, ma li scegli tutti con la stessa iniziale????) ed era proprio un deficiente, senza offesa :D
Passo e chiudo dalla città più piovosa della galassia.

Stairway To Heaven ha detto...

Anche io oggi, ricordo con un sorriso l'esame di Stato. Mi ricordo che il 2003 è stato l'anno più caldo, o forse lo sentivo più caldo perchè dovevo prepararmi al primo giro di boa della mia vita...mi ricordo anche che il giorno della prima prova la mia professoressa di lettere, si era portata il ventilatore da casa e che i fogli protocollo si appiccicavano alle braccia e il ventilatore non serviva a un beneamato...mi ricordo anche che all'orale il mio prof di matematica e fisica mi fece i complimenti per il test alla terza prova, proprio io, che in matematica sono sempre stata una capra...mi ricordo anche la delusione di non aver preso il voto che desideravo, di aver maledetto ogni professore, ma anche delle vacanze più lunghe, convinta che, con il mio diploma linguistico, potessi spaccare il mondo e una volta uscita dall'università, avrei conquistato terre lontane e trovato il lavoro della mia vita...e che è durato fino a 4 mesi fa quando ho chiuso definitivamente la mia vita da studentessa...devo dire che, nonostante lo sclero per gli esami, lo stress e tutto il resto, un pò mi manca. Oggi ho un lavoro part time che non mi esalta ma che ho accettato piuttosto che starmene a casa a sbattere la testa contro il muro. Ogni giorno mi chiedo e mi domando se 6 anni fa ho fatto la scelta giusta, se avessi fatto una scelta diversa se sarebbe cambiato qualcosa. Se avessi fatto scelte diverse magari non sarei come sono ora, per tutte le cose che, aldilà del lavoro, ho...un ragazzo che mi adora, amici che mi vogliono bene ed una famiglia acquisita che mi ha accolta come una seconda figlia. L'università è il secondo giro di boa per uno studente; e allo stesso modo di quando eri maturando, una volta laureato senti di spaccare il mondo...

Anonimo ha detto...

@M. =) probabilmente ora saremmo in giro per il mondo, o semplicemente senza un soldo a fare le traduttrici free lance.
Era un deficiente ma con un viso molto molto carino! Era proprio scemo ve? ahahah
Ti consolerebbe sapere che piove praticamente tutti i pomeriggi anche qui?

@omonima datti tempo, sono sicura che arriverà il lavoro dei tuoi sogni, del resto il mercato del lavoro prima o poi dovrà sbloccarsi, o no?!? Oo'
Anche i miei genitori pensavano che il mio diploma linguistico mi avrebbe aperto le porte del Paradiso, ma io l'ho praticamente gettato alle ortiche per ricominciare da capo, pensa te!
Io non credo che mi sentirò mai come uscita dal liceo dopo la laurea, sono troppo conscia del fatto che il sistema sanitario è saturo e che entrare alle scuole di specializzazione è molto difficile. Chi vivrà vedrà :D

Anonimo ha detto...

Leggere questo tuo ultimo post mi ha fatto sorridere, ripensare a quei giorni della maturità e venir voglia di scrivere un post anche a me! (sempre che tu lo voglia, mia coinquilina.. non voglio deturpare queste tue fatiche!)
Comunque non sei l'unica ad aver buttato una strada e ad averne scelta una totalmente diversa (completamente opposta, nel mio caso..).. e sì è proprio il secondo giro di boa questa università! Speriamo di poter cogliere i frutti delle nostre fatiche, un giorno!
PS: si sono killer, ma non avevo nessunissima voglia di loggarmi :P

Anonimo ha detto...

E mica mi devi chiedere il permesso per scrivere :P? Anzi, a me fa piacere leggerti.

E' da ieri sera che mi è morto msn, sto cercando di capire perché -.-'