mercoledì 23 giugno 2010

Four Seasons In One Day

Sono sempre stata una sostenitrice del "se lo vuoi fare, fallo". Ho sempre pensato che il primo impulso che abbiamo nei confronti di una qualsiasi situazione è quello giusto, quello con cui non puoi sbagliare, una sorta di impulso di sopravvivenza che ti porta sempre verso il "bene". Oggi ho cambiato idea.
Esistono legami che sono malati alla nascita, che non hanno una conformazione ben definita e che inevitabilmente finiscono per fregarti.
Oggi sarebbe stata una giornata come tante se solo questa mattina avessi evitato di dare ascolto a quella subdola vocina che mi sussurrava all'orecchio: fallo, fallo!
Se avessi dormito, invece di guardare il soffitto pensando al passato che non tornerà, a quella candida e ingenua tenerezza a cui non saprei più abbandonarmi, a quell'infantilismo che mi ha scottato anche l'anima... se! Beh, in quel caso, la giornata sarebbe stata molto più tranquilla e "normale" e non mi sarei sentita così sciocca e sprovveduta.
Non ho ben chiaro se il mio fare un passo in avanti è stato dettato dalla mancanza di attenzioni o da una recondita voglia di punire qualcun'altro, in entrambi i casi: sbagliato...!
Il passato è come un vaso di Pandora, è meglio che resti chiuso. E i segreti nascosti in fondo al cuore... sarebbe meglio se non ci fossero.