giovedì 25 giugno 2009

Frame of Mind

All'ordine del giorno oggi c'è: gli arrovellamenti cerebrali della sottoscritta. Stavo studiando quando ha squillato il telefono e mi sono distratta. Beh, direte voi, che problema c'è, basta rimettersi sui libri! Il problema è che in questo periodo ho così tanti pensieri per la testa che lo studio mi riesce abbastanza difficile, più che negli altri periodi intendo!
I pensieri che mi assillano riguardano il mio ragazzo e la mia famiglia. Giunti a questo punto comincio a sentire un po' di stress, non che qualcuno mi stia facendo alcun tipo di pressione, ma è come se percepissi qualcosa nell'aria.
Presentare oppure no il mio ragazzo ai miei genitori? La situazione sembra delle più semplici, ma io credo di non essermi mai trovata in una posizione più difficile. Saranno state le storie sbagliate e a breve scadenza, piuttosto che una timidezza imbarazzante,o forse semplicemente la consapevolezza di star vivendo relazioni senza futuro; insomma non ho mai pensato seriamente di presentare qualcuno a casa. Il pensiero del mio ragazzo a pranzo con la mia famiglia mi mette letteralmente i brividi, è un'immagine che devo scacciare in fretta dalla mia mente ogni volta che provo a delinearla. Credo di essere una delle poche ragazze della mia città (o forse dell'intero, tradizionale meridione) a non anelare a un pranzo domenicale a casa dei suoceri, o peggio a casa propria con genitori e "fidanzato".
Credo però che arrivati a questo punto lui un po' se lo aspetti, so che mi conosce bene e sa quanto la questione mi metta a disagio, ma so anche che gli farebbe piacere, del resto ci frequentiamo da tanti anni e tra alti e bassi siamo stati una coppia a lungo. Aggiungiamo pure che ormai a 23 anni (lo so che manca poco più di un mese al mio compleanno ma non correggetemi) sono un po' stanca di raccontare frottole e di "dormire da un'amica".
D'altro canto rendere la cosa più o meno ufficiale mi fa storcere il naso, probabilmente perché non l'ho mai fatto...è una terra sconosciuta per me, e le battutine, le domande, il dover condividere la nostra storia è una cosa che mi spaventa e per cui non mi sento pronta. Del resto l'aver evitato il via vai dei miei ragazzi per casa rende la cosa più seria di quanto forse non potrebbe esserlo per qualcun altro. Il nocciolo della questione, tuttavia, sta nel fatto che forse la rende più seria per ME, più che per gli altri. Per me che pensavo davvero che non avrei amato più nessuno, per me che ho scoperto per la prima volta la gioia di pensare che potrebbe essere per sempre, una storia senza sconti, senza drammi e senza rinunce.
E ora non so più dove sto andando con le parole perché come al solito scrivo senza una idea ben precisa. E non ho risolto il mio problema però stranamente mi sento più rilassata. Sarà che scrivere è sempre stato terapeutico, sarà che mettere nero su bianco che sono innamorata mi fa sentire più leggera, sarà che in fondo sono gelosa della mia storia e voglio tenermi questi momenti solo per me... ma ...non ho più nulla da scrivere e quindi lascio tutto in sospeso...

2 commenti:

Killer ha detto...

Mmm ma perchè i titoli sempre in inglese?

Anonimo ha detto...

Perché continuo la tradizione del vecchio blog, in cui i titoli dei post erano tutti titoli di canzoni. E per ora mi sono venute in mente canzoni in inglese :P